Progetto LEI - Lavoro Emancipazione Inclusione
Il progetto L.E.I. dal 2017 si rivolge alle donne detenute del Carcere di Torino offrendo loro un percorso integrato rivolto a implementare e rafforzare progetti di vita per l’inclusione sociale e lavorativa dentro e fuori dal carcere. Nasce da una sfida: mettere insieme le competenze, le esperienze di organizzazioni e soggetti differenti, nel rispetto dei ruoli e dei mandati istituzionali per offrire alle donne un percorso in cui dare significato al presente della detenzione e dare gambe ad una progettualità di vita per il futuro. Con il nostro intervento vogliamo contribuire a generare i seguenti cambiamenti: - contrastare la recidiva sostenendo progetti di vita di inclusione sociale e lavorativa dentro e fuori dal carcere; - favorire società più inclusive nei confronti delle persone fragili che hanno vissuto l’esperienza del carcere; - promuovere nelle donne processi di empowerment e di emancipazione attraverso il riconoscimento dei propri talenti; - sviluppare un sistema di interventi integrati in cui i diversi operatori si riconoscano nel comune lavoro di sostegno, di cura e di aiuto verso le donne; -incentivare creazioni di alleanze tra attori portatori di valore e risorse per rispondere ai diversi bisogni delle donne detenute.
Alla donna beneficiaria del progetto LEI è proposto un percorso personalizzato che, in coerenza con le caratteristiche e gli obiettivi definiti, prevede un ventaglio di attività. Alla base è prevista la firma di un patto di adesione che definisce impegni e regole a cui riferirsi.
Il percorso si articola nelle seguenti azioni:
1 – Bilancio di competenze – condotto da Casa di Carità Arti e Mestieri, consiste in una serie di incontri volti ad accompagnare, sostenere e valorizzare la donna nel suo percorso. Durante il bilancio di competenze emergono attitudini, aspirazioni e desideri del proprio progetto di vita che aiutano nella valutazione delle attività che il progetto prevede.
2 - Laboratorio Arione - condotto dall’associazione EssereUmani, riveste una funzione di front office e di analisi delle capacità che le donne coinvolte pensano (o sanno) di avere. Attraverso la produzione di manufatti artigianali, l’utilizzo di varie tecniche (dalla pittura al cucito, dalla falegnameria al bricolage), le donne si sperimentano con i loro talenti e si misurano con impegno, motivazione e iniziativa.
3 - Corsi di formazione professionale - gestiti da Fondazione Casa di Carità, offrono alle donne percorsi volti all’acquisizione e accrescimento di competenze spendibili per un futuro inserimento nel mercato del lavoro che potrà avvenire presso le cooperative partner del progetto o presso altre realtà aziendali, dentro e fuori dal carcere. Nell’anno 2020-2021 i corsi di formazione rivolti alle donne sono: • Operatore delle confezioni - Sarto confezionista – 600 ore con qualifica finale • Tecniche di cucina - 200 ore con attestato di frequenza
4 - Inserimenti lavorativi intramoenia - gestiti dalle tre cooperative partner di progetto, Extraliberi, Patchanka e Impatto Zero. Dopo aver misurato i progressi conseguiti dalle donne nei percorsi realizzati, aver analizzato talenti e competenze acquisite, sono selezionate le donne da candidare a richieste occupazionali emerse dalle 3 cooperative partner del progetto, per i profili individuati. Nello specifico i profili richiesti sono nell’ambito della sartoria, lavanderia, stireria e per la produzione in serie di capi di abbigliamento e relativi accessori. Le cooperative successivamente individueranno tra le donne candidate quelle che rispondono meglio alle richieste individuate, avviando per esse percorsi lavorativi strutturati.
5 - Accompagnamento alla fase di uscita - gestito da Ufficio PIO di Compagnia di San Paolo e il partenariato del progetto LEI. Una fase centrale nei progetti di vita della donna detenuta è la preparazione alla scarcerazione, momento di passaggio delicato e su cui il progetto LEI mette in campo diverse azioni di intervento. Sono individuate alcune donne che, grazie al progetto LOGOS di Ufficio Pio, saranno sostenute nel proprio progetto di reinserimento sociale e lavorativo. A tutte le donne verrà inoltre proposto un percorso formativo sull’educazione finanziaria gestito da Museo del Risparmio. Al progetto LOGOS interverranno inoltre sia le cooperative partner del progetto offrendo la possibilità di inserimenti lavorativi extramoenia, sia la rete dei servizi e delle progettualità che si raccorderanno al fine di ampliare le opportunità disponibili.
Contributo finanziario di Compagnia di San Paolo, partecipazione dell’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo nell’ambito del Progetto Logos, co-partecipazione di tutti gli enti partner.
Capofila
Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino Ass. EsseriUmani onlus Coop. Sociale Extraliberi Coop. Soc. Patchanka Coop. soc. Impatto Zero Intesa Sanpaolo S.p.A. attraverso il Museo del Risparmio Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo Prog. Logos