La nostra Storia

A Torino esercita la sua missione di educatore Fratel Teodoreto Garberoglio delle Scuole Cristiane

Fratel Teodoreto desidera istituire una scuola di formazione professionale per i giovani, ma si trova ad affrontare notevoli difficoltà; il suo cammino incrocia però quello di Fra’ Leopoldo Maria Musso, un francescano laico, cuoco nel convento di San Tommaso a Torino

Fra’ Leopoldo non è un dotto e non si occupa di problemi del lavoro e dell’addestramento professionale ma, nel corso delle sue intense preghiere, riceve ispirazioni da Gesù Crocifisso e dalla Madonna e le annota nel suo diario.

Il 24 novembre 1919, Fra’ Leopoldo annota questa ispirazione:

“Per salvare le anime, per formare nuove generazioni, si devono aprire Case di Carità per insegnare ai giovani Arti e Mestieri”

Questa è la scintilla che dà inizio all’Opera.

Si svolgono i primi corsi professionali post-elementari in via San Massimo a Torino

I Catechisti del Crocifisso e di Maria Immacolata (una Unione di laici fondata da Fratel Teodoreto) istituiscono a Torino, presso la parrocchia di Nostra Signora della Pace, una Scuola Festiva di Formazione Professionale. Tra gli artefici: Giovanni Cesone e Carlo Tessitore

Viene inaugurata, in via Feletto 8, la nuova sede della scuola, che assume il nome “Casa di Carità – Scuola Professionale Festiva e Serale”

Viene inaugurata a Torino la sede della Casa di Carità Arti e Mestieri, in corso Benedetto Brin (l’attuale Sede Centrale della Fondazione)

La Casa di Carità Arti e Mestieri è costituita in Associazione (riconosciuta come Ente morale con DPR del 13/05/1971). Soci fondatori sono l’Unione Catechisti e i Fratelli delle Scuole Cristiane

Sede di Grugliasco (TO) presso il Centro Scolastico Ricreativo “Pininfarina”

In considerazione delle mutate condizioni del sistema di formazione professionale, Casa di carità Arti e Mestieri amplia la propria presenza sui diversi territori, aprendo le sedi in Veneto (1991), in Sardegna (1995) e a Novi Ligure (1997). Inoltre, alcune piccole realtà formative, la cui mission è in linea con quella della Casa di Carità, chiedono di essere acquisite dall’Ente: è il caso dell’Oratorio Votivo di Ovada (1993) e dell’ISAP di Ivrea (1997).

Rispondendo ai fabbisogni formativi emergenti, l’Ente organizza i primi corsi per migranti a Torino, apre una scuola della “seconda chance” per giovani in situazioni di disagio presso la “Città dei Ragazzi” di Torino, sperimenta nuovi modelli formativi anche attraverso i primi progetti comunitari.

Casa di Carità è il primo ente piemontese di formazione professionale il cui Sistema di gestione per la Qualità viene certificato secondo la norma ISO 9001

Si apre la sede di Giaveno (TO)

Casa di Carità acquisisce l’ente “Casa della Gioventù” di Chivasso - Castelrosso (TO)

La Casa di Carità, con l’ingresso del CFPP, che si occupa di formazione e inserimento socio-lavorativo dei detenuti, assume la personalità giuridica di Fondazione Onlus

A seguito della crisi di due enti di formazione professionale, Casa di Carità acquisisce le sedi di Asti e Avigliana (TO) nel 2010 e di Santhià (VC) nel 2012.

Nell'anno del suo Centenario, la Casa di Carità Arti e Mestieri vive un significativo rinnovamento del proprio assetto. Venendo a mancare due soci aderenti (l’Unione Catechisti del Crocifisso e di Maria Immacolata e la Provincia Italia dei Fratelli delle Scuole Cristiane), la Diocesi di Torino sostiene la continuità dell'Opera e promuove anche l’ingresso di due nuovi soci: l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (U.C.I.D.) - Sezione di Torino e l’Associazione Scuola Centrale Formazione (S.C.F.).